giovedì 30 marzo 2017

Zibaldone Facebookiano 6

In questa breve storia di Alak Sinner: Constancio y Manolo (31 tavole - alterlinus, luglio, agosto e ottobre 1976), si percepisce una sterzata espressiva fortemente riconducibile a Picasso e al suo dipinto Guernìca. Tutte le tavole dei due autori Josè Munoz (disegni) e Carlos Sampayo (testi) ne sono permeate. La storia, la leggi d'un fiato e non sei mai sazio di tanta libertà stilistica, per niente ridondante o fine a se stessa. Un esempio di come non è necessario essere iperrealistici e fotografici per raccontare storie. D'altronde Picasso affermava che più che dipingere un cavallo a lui interessava raffigurare la sua carica selvaggia!




Il sonno della ragione del ministro Poletti, genera i mostri che estendono e strumentalizzano una sua semplificazione di natura elitaria, in settori come il fumetto e l'illustrazione. In pratica non serve lavorare e perfezionare la propria tecnica ma è importante frequentare le fiere e partecipare alle cene post-espositive. Bene allora quel povero pirla di Steve Ditko non ha mai capito niente!



Mio nipote ha trovato lavoro (purtroppo in un'altra regione) inviando un Curriculum. Poi ha instaurato un rapporto "sociale" a scopo lavorativo sul posto con un semplice colloquio e facendosi conoscere per quel che vale. I processi inversi si chiamano in un altro modo e Poletti ha torto!


Il concetto del calcetto come metafora dei rapporti sociali che ti consente di creare le condizioni di lavoro è la cretinata più imbarazzante e provinciale che possa aver letto qui sul social. L'essere bastian contrario per partito preso è un conto ma arrivare ad appoggiare le parole in libertà di qualcuno che ha un ruolo istituzionale e che dovrebbe creare le condizioni base che consentono a tutti di poter concorrere verso un posto di lavoro...ce ne corre. Poi chissà perché si definiscono "rapporti sociali", semplici prassi di leccalulismo!

Continuate ad inviare curricula. Fatelo sempre, perché se non fosse chiaro, c'è un piano preordinato per sfiancare la fiducia e l'entusiasmo che si ha quando si è giovani. E dirò di più se trovate anche il tempo per una salutare e divertente partita a calcetto, immaginate che al posto della palla, voi possiate calciare le rubiconde faccie di culo che non trovando di meglio da fare (come per es. legiferare per migliorare la condizione lavorativa dei giovani) se ne escono con esternazioni fuori luogo


In fondo Benigni ha ragione. Il cinema condiziona il nostro modo di percepire la realtà; il nostro modo di comunicare e osservare le cose. Se guardo una panchina mi possono venire in mente diversi stili di grandi registi che hanno fatto di quel semplice oggetto un feticcio dell'immaginario. Il punto allora è: quanto si è consapevoli dell'influenza di tutta la saga del Padrino o di Gomorra (serie televisiva) quando ci atteggiamo in ogni gesto semplice del quotidiano? In modo particolare e non solo, in Sicilia, certi comportamenti, quanto possono aver subito il fascino indiscreto di Gabriel Garko, bello e vendicativo, pronto a menare di brutto, se nel 2017, dopo che hai presentato regolare domanda in un ente pubblico, questa ti viene regolarmente ignorata?


Mi contatta un call center che organizza eventi legati all'Arte, proponendomi l'allestimento di una mostra personale, la pubblicazione di due pagine su di una rivista del settore e nientemeno un' apparizione in un programma televisivo trasmesso su SKY, dedicato alla pittura. Ammetto qui il mio limite di natura indolente ma intuisco anche come sia puerile chiedere del denaro per questo tipo di servizi a gente "normale" che vorrebbe vivere di questo mestiere. Per normale intendo che sia disposta anche ad investire economicamente nel proprio lavoro, ma in una condizione di reale crescita imprenditoriale, di tutte le figure coinvolte. Pensare, ancora di poter attingere, alla credulità della gente che aspira a fare almeno del buon artigianato artistico, illudendoli con il sogno di diventare delle rock star dell'arte, ha veramente del tenero. Mi avessero telefonato Vanna Marchi con la figlia, gli avrei risposto alla stessa maniera!


Quando qualcuno ti chiede di collaborare ad un progetto di natura artistica e dopo un po' comincia a manifestare attitudini ossessivo-compulsive nel chiederti ogni sacrosanto giorno, a che punto sei con questi o quegli altri disegni, ti viene il sospetto che l'unica certezza di questo rapporto professionale sarà la fine di una disponibilità (la mia), esaurita appresso alle sue insicurezze.

Che questi correntisti di minoranza o maggioranza del PD, se la cantino e se la suonino con un dispendio di fondi da fare rabbrividire, oramai non mi impressiona più. Quello che non riuscirò mai a capire è la platea. Piena di veri interessati alla politica o solamente qualche piccolo signor nessuno che ambirebbe a ritagliarsi un triangolino di potere? O è li presente, perché non avrebbe nulla da fare dalla mattina alla sera? E siamo sicuri che a questi grandi convegni di partito a far da pubblico sia realmente la base e la gente comune?

Ogni volta confondo Orlando con Speranza e non mi riferisco alle comunali di Palermo...


Uno dei motivi per cui la candidata "democratica" Hillary Clinton ha perso le elezioni, risiede in una grande bugia: l'aver mentito sul potere e sul controllo della gente. Con questo film e con il suo stile di regia inconfondibile Oliver Stone, ci ricorda come anche un solo uomo può fare la differenza fra vera o presunta libertà. E come quest'ultima sia più importante anche della sicurezza di una nazione.


Dovete sapere che la cittadinanza palermitana quando viene a conoscenza di qualche iniziativa culturale gratuita, come quella interessante di oggi pomeriggio alla Palazzina Cinese, si muove in toto come un'unica mente senziente o come un alveare Borg.Questo non può che farmi piacere eh? E non mi tiro fuori dal gregge!


Ecco cosa succede se ti affidi a degli esperti di comunicazione: fai un ottimo spot (finalmente...).


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