sabato 2 agosto 2014

Mezzo ingresso "Iper-realista"

Quando si dice utilizzare e riutilizzare un manufatto artistico!
Per l'allestimento di una installazione interattiva, votata all'espressione libera e gratuita degli avventori della festa dell'unita del 1997, al Giardino inglese di Palermo, insieme all'amico e arteterapeuta Vanni Quadrio, abbiamo dipinto questo ingresso con un vortice spiraliforme.


L'idea di base di questa stanza, denominata "Espressione Libera"e  creata con strutture di sostegno in ferro, voleva coinvolgere i ragazzi e gli adulti ad intrapendere una sorta di percorso tortuoso e ad ostacoli che permettesse di applicare un manufatto pittorico o grafico precedentemente preparato, nella parete di fondo e al suo interno, creando così un unico patchwork formato da tante persone che alla fine, aprendosi al pubblico, avrebbe liberato l'espressione nascosta in ogniuno di noi....
Negli anni novanta ero abbastanza spinto dall'idea che l'arte avesse una valenza sociale e partecipativa.

Il tutto progettato, realizzato e allestito per conto dell'associazione Arciragazzi che per l'occasione ci aveva richiesto anche una grande scritta in polistirolo sul Centro dei Diritti che da li a qualche mese sarebbe stato creato a Palermo.
La "O" nella quale passo con Lia (a prefigurare il nostro futuro matrimonio) era anche l'ingresso dello spazio pubblico destinato alla nostra associazione.


Tornando all'installazione abbiamo realizzato, quasi a mano anche una serie di pieghevoli gialli nei quali spiegavamo il nostro progetto.
Avevamo vent'anni!



 Ancora qualche disegno progettuale e la mia "anta" realizzata ad acrilico.





Anni dopo, Patrizia Opipari veterana dell'Arciragazzi e amica, arreda il suo B&B Soleluna con i nostri pannelli.

Uso e riciclo. Non poteva esserci migliore destino per il vortice dell'espressione libera.








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