martedì 24 dicembre 2013

Una tavola di Adam Hughes da "Before Watchmen"

La pagina in questione riguarda il #3 della miniserie Dr Manhattan dell'ultimo prequel, reboot, sequel del capolavoro di Alan Moore e Dave Gibbons: Watchmen.
Di questi ultimi autori solamente il secondo sembra aver appoggiato e riconosciuto questo costrutto complesso che vede il prima, durante e dopo la trama originale del'86/87.




















Riguardo la nuova storia di Jon Osterman, scritta da J. Michael Straczynski e disegnata dal talentuoso  Adam Hughes si approfondiscono tutti i risvolti narrativi delle origini di questo singolare supereroe generato dall'atomo e dalla fissione nucleare. Ricollegandosi all'assunto di Moore che usa la metafora del meccanismo dell'orologio per caratterizzare al meglio la freddezza dei ragionamenti e degli atteggiamenti di questo nuovo semidio sulla terra, Straczynski descrive in modo impareggiabile quello che per secoli l'uomo ricerca attraverso l'arte e i suoi meccanismi nascosti; quella perfezione nascosta e introvabile ai più che solo una costante pratica e dedizione possono a volte solamente far intravedere.
E lo fa in questa pagina.


Trovo che ci sia un'assonanza magnifica con quanto si è sempre ricercato nella natura attraverso i rapporti proporzionali della "sezione aurea".
Anche quando un autore sembra allontanarsi dal mondo e diventa "artefice".

Come descrive Charles Bouleau (1988) nella sua "La geometria segreta dei Pittori":

"…La meraviglia degli antichi quando trovarono conferma nel mondo esterno- sotto forma di rapporti semplici di lunghezza- a consonanze evidenti all'orecchio come l'ottava e la quinta, è qualcosa di profondamente commovente. La loro gioia aveva a che fare col bisogno del nostro spirito e ci sembra un riflesso del divino…"


Il copyright delle immagini appartengono alla DC comics e agli autori aventi diritto.

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